martedì 7 ottobre 2008

Intervento del candidato Damiano Lorenzini per l'incarico di portavoce dei Giovani Democratici Val di Magra

Il processo di formazione della giovanile democratica sta entrando nel vivo e con la scelta del segretario nazionale e dei componenti dell’assemblea nazionale e regionale ci doteremo dello scheletro organizzativo di cui abbiamo bisogno.

Una nuova forza giovanile rappresenta una sfida che deve vedere protagonisti tutti gli under trenta che si riconoscono nel Partito Democratico e nelle sue idee.
Una giovanile che sia in grado sia dal punto di vista organizzativo che politico di avvicinare quanti più ragazzi possibile, vivendo insieme a loro passioni, speranze e aspettative per un futuro migliore.
Dovremo incentivare il dibattito politico tra i giovani promuovendo feste e iniziative, rappresentare per loro un punto di riferimento, uno spazio libero di espressione delle loro esigenze e competenze. Focalizziamo la nostra attenzione su tematiche “forti” , portiamo sul tavolo del dibattito questioni legate al precariato, alla scuola, all’ambiente, al vivere civile e all’inclusione sociale ed affrontiamole con un linguaggio semplice, incisivo e concreto. Abbiamo bisogno di una nuova cultura democratica, solo con questa potremmo combattere due problemi dilaganti nei giovani d’oggi: l’antipolitica e il qualunquismo.
Un'organizzazione politica giovanile ha il compito fondamentale di sviluppare un ragionare politico: occorre indurre i nostri coetanei a interrogarsi in maniera seria sui problemi sociali che gli stanno attorno, e comprendere come queste situazioni possano essere superate.

La questione dell’istruzione è di grande attualità: il numero ragazzi rom e extracomunitari nelle scuola è letteralmente raddoppiato negli ultimi due anni e questo creerà inevitabilmente problemi di inclusione sociale anche a causa delle recenti misure di governo che riducono i maestri di sostegno.
Dovremmo farci carico di sensibilizzare tutti su un'altra fondamentale questione, quella del lavoro precario, che non consente ad un ragazzo di rendersi indipendente in quanto svolge una professione della quale non ha certezza per il futuro.
Sarà importante formare i giovani e le amministrazioni locali con una nuova mentalità ambientalista che porti avanti questioni legate al largo impiego di fonti rinnovabili.

Dobbiamo inoltre chiederci perché nel 2006 un ragazzo torinese portatore di handicap veniva picchiato in classe dai compagni i quali riprendevano fieramente la scena con un telefonino e perché a Viterbo 4 ragazzi sottoposero un coetaneo ad un violento rito di iniziazione.
E come giustifichiamo che nel giro di pochi giorni a Castelvolturno 6 ragazzi di colore hanno perso la vita dopo un agguato da parte del clan dei Casalesi ed a Milano un ragazzino afroitaliano è stato massacrato a colpi di sprangate da due commercianti.
Di ieri, invece, è la notizia che un uomo cinese di 36 anni è finito al policlinico di Tor Vergata a Roma dopo essere stato insultato, accerchiato e picchiato a sangue dalla stessa baby gang che ha aggredito due uomini originari della Costa d'Avorio, di 30 e 24 anni, chiamandoli "sporchi negri".
Episodi come questi non devono passare inosservati, è per questo che vanno portati all’attenzione di tutti, favoriamo quello spirito critico necessario a sensibilizzare i nostri coetanei, scacciando facili e semplicistiche prese di posizione.

Anche dal nostro territorio, come da tutti i circoli nazionali, deve arrivare un segnale forte. La scelta di creare un gruppo di giovani della Valdimagra mi trova molto favorevole, trovo che sia importante costituire un soggetto unico per due ragioni: in primo luogo creiamo una forza politica rilevante nello schema provinciale, inoltre, favoriamo l’ingresso di giovani provenienti da tutti i comuni della vallata e questo accadrebbe per la prima volta.

Sarà nostro compito creare un gruppo di lavoro compatto, portando alla ribalta espressioni, volti e personalità che possano incarnare il vero spirito del giovane democratico.
Un gruppo che sappia lavorare con dedizione e intelligenza politica all’organizzazione di incontri, manifestazioni ed eventi che consentano ai nostri giovani di far emergere le loro capacità e coltivare le loro passioni.
Per tutte queste ragioni io mi candido a Portavoce dei giovani della ValdiMagra, perché credo in questo nuovo progetto, e credo in quelli che ne diventeranno protagonisti e, come me, sapranno comprendere il nostro difficile obbiettivo: avvicinare i giovani alla politica sviluppando in loro un modo di pensare che sia cosciente delle difficoltà che ruotano attorno ad essi, nella speranza che il loro apporto di entusiasmo e freschezza possa andare a vantaggio di tutti.

Concludo il mio intervento facendo mia la parte conclusiva del Manifesto Fondativo dei Giovani Democratici:

“Facendo incontrare cuore e mente, idee e progetti, passione e realtà. Chiediamo alle nuove generazioni che abitano il presente di mettersi in gioco, di essere generazione di governo, di scrivere un pezzo importante di storia della nostra comunità, di rifiutare il nulla, il poco e il menopeggio. Di scegliere il coraggio, la partecipazione, il confronto. Di essere, insieme a noi, coloro che cambiano l’Italia. Di essere insieme a noi, Generazione Democratica.”

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